Presentiamo il video, realizzato da Luca Cionini e da Elisabetta Cima, che illustra il flashmob “Bring back our girls”, organizzato a giugno dal Polo Bianciardi per chiedere la liberazione delle studentesse sequestrate da Boko Haram. E’ questo il partito fondamentalista islamico che vuole impedire alle ragazze dell’età tra i 12 e i 17 anni di studiare nelle scuole. L’azione si è svolta presso il D Park, nel Parco Ombrone di Grosseto, dove gli studenti hanno rappresentato la liberazione di 10 ragazze imprigionate dai fondamentalisti per scoprire le potenzialità che esse avrebbero e che invece sono precluse. Abbiamo immaginato che almeno una di loro sia riuscita a sfuggire al sequestro grazie ad una mossa di Judo, mettendo in rilievo quanto sia fondamentale l’educazione allo sport. Poi 10 ragazzi hanno liberato ciascuno una alunna, scoprendone il velo. Simbolicamente i maschi hanno aiutato le ragazze ad alzarsi, ossia a sollevarsi da una situazione degradante e priva di prospettive e ad andare avanti nella vita, seguendo le proprie inclinazioni. Sono così emerse una sindaco, una manager, una ballerina, una dottoressa, un’insegnante, una cuoca, un’artista, una fotoreporter, una musicista, una cantante. Infine gli studenti hanno intonato tutti insieme la canzone “THE GIRL STUDY TODAY” , appositamente scritta da loro, per augurare che anche le giovani nigeriane da oggi in poi possano studiare. Con questo flashmob vogliamo sostenere che impedire alle ragazze di essere istruite le rende schiave e le priva della possibilità di vivere liberamente la propria vita. Come azione simbolica i maschi hanno indossato abiti neri e le ragazze hanno portato sui pantaloni neri una maglietta colorata, per dimostrare che hanno diritto ad esibire sul proprio corpo tutti i colori dell’arcobaleno.
Testo: Martina Demi, Tarcisio Giangrande e Luca Siveri