Dettaglio del filo spinato del campo di concentramento di Roccatederighi. Foto di Laura Ciampini
In occasione della commemorazione della giornata della memoria il Polo Bianciardi organizza un evento in aula magna dedicato alla ricostruzione dei fatti accaduti nel campo di concentramento di Roccatederighi, all’epoca della seconda guerra mondiale. Ospite d’onore è il dott. Ariel Paggi, che nel suo libro "Un bambino nella tempesta" racconta le vicende di quando era un bambino di 8 anni; allora riuscì a sfuggire al concentramento e, con la famiglia, si rifugiò nelle campagne. Paggi ricostruisce con grande emozione la sua infanzia all’ombra delle persecuzioni e ricorda tutti coloro che, con il loro coraggio e a rischio della vita, si adoperarono per offrire agli Ebrei in fuga una possibilità di salvezza. Segue l’intervento della prof.ssa Alberta Nunes che narra la storia di suo padre, internato a Roccatederighi all’età di 19 anni. In questo periodo il giovane Cesare dovette sperimentare la durezza delle leggi razziali che lo costrinsero all’esclusione sociale, al carcere e all’internamento e fu a un soffio dalla deportazione. Ma il suo soggiorno a Roccatederighi rappresentò per lui anche l’inizio per una bellissima storia d’amore. Successivamente gli studenti del Bianciardi illustrano il progetto “Del lupo non ebbi paura” premiato dalla giuria della Direzione Generale dell’Ufficio Scolastico Regionale per la Toscana in merito al concorso “ I giovani ricordano la Shoah”, edizione 2014/2015 realizzato sotto il coordinamento della prof.ssa Laura Ciampini.
Questo lavoro prende spunto da una vicenda narrata da un sopravvissuto al campo di concentramento di Roccatederighi. E’ in corso di realizzazione il cortometraggio, che si avvale del contributo non solo degli studenti del Polo Bianciardi, ma anche dei piccoli e dei grandi attori del Teatro Studio di Grosseto.Infine gli studenti della 3 A dei Servizi Commerciali Amministrativi presentano "Due iscrizioni" di Jenny Aloni, un racconto che nella sua essenzialità arriva a far vibrare le corde più profonde dell’anima. La giornata si conclude con l’emozionante performance musicale di Emma Vinciarelli, studentessa del Liceo Musicale.