Le eccellenze del Liceo Artistico “L. Bianciardi” si affermano a livello internazionale
Chi realizza opere di scultura, chi disegna fumetti e chi è avviato al mondo del restauro altamente specializzato, ma tutti sono accomunati da un sogno e dalla ferma volontà di realizzalo: fare della passione per l’arte una professione. Sono alcuni ragazzi grossetani, ex studenti del Liceo Artistico di Grosseto “L. Bianciardi”, che dopo il diploma si sono messi in gioco con preparazione, impegno e tanta passione e stanno dimostrando che l’arte è un settore che offre molti sbocchi occupazionali nei settori più disparati. Camilla Mammoliti, per esempio, si è diplomata due anni fa al liceo artistico grossetano e oggi frequenta il secondo anno alla Scuola di Alta Formazione di Torino, un centro in convenzione con la Facoltà di Conservazione e Restauro di Beni Culturali della città, che accetta ogni anno solo 5 studenti per ognuno dei quattro indirizzi previsti. Per entrare i candidati devono affrontare un difficile test d’ingresso. E Camilla ce l’ha fatta e ora sta studiando per diventare restauratrice di tessuti. Tappeti, cuoio, arazzi, costumi antichi, tutti pezzi e reperti originali che arrivano da diverse parti del mondo e che gli studenti hanno la possibilità di analizzare e restaurare supportati da un team di scienziati. “Ho scelto questa scuola perché mi piace, ma anche perché ho pensato che potesse darmi degli sbocchi occupazionali, soprattutto il restauro dei tessuti perché ci sono meno figure specializzate essendo un settore relativamente recente – dice Camilla -. E’ un lavoro complesso nel quale servono conoscenze e competenze in molte materie, anche scientifiche”. Un settore che sicuramente la porterà a lavorare fuori dalla Maremma, mentre per altri non è stato così. Come per Antonio Barbieri, un scultore grossetano trentenne, ex allievo del Liceo artistico “L. Bianciardi” che, dopo la laurea all’Accademia di Belle Arti di Firenze, è tornato a Grosseto dove oggi vive e lavora. Barbieri ha uno studio che condivide con altri due giovani colleghi nella sede di Grosseto Sviluppo. E da qui si muove per realizzare eventi, mostre e progetti in tutta Italia e non solo. Grazie al progetto “Residenze artistiche”, promosso da Fondazione Grosseto Cultura, ha avuto la possibilità di trascorrere un periodo a Berlino dove ha collaborato con un gruppo di giovani e affermati artisti del luogo. Antonio Barbieri realizza la maggior parte dei suoi lavori a Grosseto. “Qui trovo l’ambiente giusto per lavorare e creare le mie opere – dice il giovane artista – perché essendo una piccola città, a misura d’uomo e con costi più contenuti rispetto alle grandi città, mi permette di lavorare con più tranquillità e concretizzare i progetti, pur mantenendo i contatti con i centri internazionali, nei quali vengono creati gli eventi nei quali ho la possibilità di esporre e dare visibilità alle mie creazioni”. Un consiglio per chi oggi si avvia ad intraprendere la strada dell’arte? “Avere tanta passione e dedizione – dice -, si può vivere e lavorare con l’arte, bisogna avere le basi, la preparazione e la voglia di fare e di mettersi in gioco”. E’ così che la pensa anche la sua collega Chiara Di Vivona che condivide con Antonio lo studio grossetano oltre che la scuola nella quale hanno cominciato insieme, il liceo artistico. Lei dopo l’accademia di Bologna ha scelto di fare l’illustratrice e la fumettista, oltre che la grafica. E anche in questo settore il lavoro non manca, se c’è la passione e la professionalità. “Si tratta di un lavoro nel quale servono pazienza, precisione e competenze in vari campi perché comprende tante discipline - dice la ragazza -. Serve una solida preparazione di base e tanta tecnica e il liceo artistico è stato un’ottima scuola, mi è servito molto anche all’Accademia”. Ma la lista dei ragazzi che sono usciti dal Liceo Artistico e che oggi lavorano in uno dei diversi campi dell’arte è molto lunga. Un altro di questi è Leonardo Viti che dopo aver frequentato la Raimbow Accademy di Roma è stato chiamato a Londra dove oggi lavora realizzando pubblicità ed effetti speciali per film. L’elenco non finisce ancora e potremmo ricordare Alessio Dionisi, giovanissimo talento che proprio quest’anno è entrato a frequentare la prestigiosa Scuola dell’arte della Medaglia di Roma, un istituto di eccezionale levatura che crea il conio per la Zecca dello Stato. Si tratta di una scuola di tecnica e di alto artigianato che ha l’obiettivo di specializzare giovani nelle arti dell'incisione e della modellazione. Per entrare a farne parte bisogna superare un esame di ammissione molto selettivo per il quale è richiesti talento, impegno e molte competenze diverse in ambito artistico. Infine ricordiamo Matteo Maggio, ultimo solo per esigenze di redazione, uno studente del Liceo Artistico di Grosseto dell’indirizzo Scultura, laureatosi all’Accademia di Belle Arti di Carrara nel Corso Scultura del Marmo. Matteo ha partecipato a numerosi concorsi nazionali e internazionali, ottenendo ottimi risultati e aggiudicandosi opere come, nel 2009, il monumento commemorativo alle vittime del manicomio ad Arezzo, oppure, nel 2010, l'istallazione Corpo del Suono collocata nel chiostro del Palazzo di San Galgano a Siena. Tra i premi che si è aggiudicato ricordiamo anche nel 2011 la selezione per il progetto di arte ambientale Prospettive dell'Urbano - Dieci scultori per le periferie di Siena a fianco di artisti del calibro di Mainolfi e Staccioli, mentre nel 2014, per Fondazione Grosseto Cultura, il Progetto Fuori - Comete – in cui realizza l'installazione per la Performance White Mouths di Irene Silvestri nella Chiesa dei Bigi Grosseto. Infine Change, installazione contemporanea a Siena, nel Plesso Mattioli, Facoltà di Giurisprudenza Rassegna Usiena e Arte e Migrazione, Itinerari di arte contemporanea, istallazione al Museo Archeologico Del Portus Scabris di Scarlino.