«Così la musica ci rende forti» I giovani disabili di AllegroModerato sul palco con Franco Mussida
«Voi avete dentro come una scatoletta, dovete aprire questa scatoletta e farne uscire il tesoro che c’è». Forse conoscono o forse no, i ragazzi dell’Orchestra AllegroModerato, quelle parole bellissime di papa Francesco a dei giovanissimi disabili. Ma all’Auditorium di Bolzano, l’altra sera, hanno aperto ciascuno la propria scatoletta dando vita a un concerto emozionante. Riuscendo anche grazie a Franco Mussida, il patriarca della Pfm col suo fisico imponente e la scia di capelli argentei come una cometa sotto i riflettori, a toccare il cuore di tutti. Fino al punto che, come ad esempio accadeva alle performance del piccolo grande pianista jazz Michel Petrucciani, affetto dalla malattia delle «ossa di cristallo», c’era solo la musica. E tutto il resto, la disabilità di larga parte dei musicisti, la premurosa fatica dei pochi tutor, la difficoltà di tenere insieme una trentina di persone speciali e fragili, finivano sullo sfondo. Come un dettaglio secondario. «Obiettivo raggiunto!», esultava Antonio Viganò, direttore artistico del «Teatro la Ribalta. Accademia d’arte della diversità». E spiegava che il concerto, la musica, le iniziative teatrali «non sono una terapia. Anzi, diciamolo, mi dà proprio fastidio che qualcuno pensi siano solo terapia. È arte. È musica. È poesia. È l’espressione di ragazzi che hanno molto da dire».a della Pfm