La Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa insieme al Liceo Artistico “L. Bianciardi” per valutare l’efficacia di un laboratorio di incisione progettato in Realtà Virtuale.
Giovedì 5 e venerdì 6 maggio, presso i locali di via Pian d’Alma, due classi del Liceo Artistico “L.Bianciardi” di Grosseto e la Scuola Superiore Sant'Anna di PISA hanno dato vita ad una interessante attività di collaborazione per il Progetto AMICA. Il progetto, finanziato da Fondazione TIM e in corso di realizzazione da parte del Laboratorio PERCRO (Perceptual Robotics) della Scuola Sant'Anna, ha l'obiettivo di realizzare un sistema di Realtà Virtuale che possa essere usato per la didattica e per la diffusione del patrimonio culturale relativo alle attività artigianali artistiche, in particolare il settore dell'incisione e della grafica d'arte. “Il Laboratorio di Robotica Percettiva - ci dicono al PERCRO - è, infatti, un laboratorio di ricerca dell’Istituto TeCIP della Scuola Superiore Sant’Anna, la cui missione è concepire e sviluppare tecnologie di interazione avanzata per rendere più efficace la comunicazione tra gli esseri umani e l’ambiente reattivo. La ricerca del Laboratorio di Robotica Percettiva è volta a tematiche che includono lo sviluppo di sistemi di automazione intelligenti, lo studio e la progettazione di nuove interfacce collaborative uomo-robot, e lo sviluppo di sistemi di visualizzazione immersivi. La società moderna è sempre più caratterizzata da una stretta collaborazione degli esseri umani con un ambiente esterno intelligente, e ciò produce interessanti opportunità di innovazione”. A tal proposito, insieme agli ingegneri del Laboratorio PERCRO della Scuola Sant’Anna, Marcello Carrozzino, Chiara Evangelista e Cristian Lorenzini, gli studenti delle classi 4 A e 4 B hanno partecipato attivamente a testare e sperimentare i sistemi virtuali elaborati dal team della Scuola Sant’Anna per visitare virtualmente un laboratorio di incisione e osservare "avatar" degli artigiani impegnati a realizzare una stampa calcografica.
Gli studenti, a gruppi di tre, si sono avvicendati nelle due giornate per provare le tre diverse modalità, create con diversi livelli di immersione, ed analizzarne le caratteristiche, la qualità esplicativa, la correttezza tecnica nonché l’efficacia didattica su un pubblico potenzialmente non preparato, che, in futuro, potrà conoscere e usufruire di un laboratorio di incisione ricostruito virtualmente. Ogni studente ha sperimentato individualmente un percorso formativo della durata di circa un'ora. Al termine delle loro osservazioni i ricercatori, attraverso un questionario, hanno vagliato l’efficacia del metodo, per valutare il grado di comprensione e di apprendimento, l'efficacia comunicativa dei diversi sistemi e il coinvolgimento nell'esperienza. Gli studenti sono dunque diventati parte attiva per valutare l'efficacia dei sistemi messi a punto nel progetto AMICA, contribuendo fattivamente da una parte alla ricerca sulle metodologie didattiche assistite dalla tecnologia e, dall'altro, alla conoscenza di una realtà nuova e interessante per il proprio settore artistico.