Il progetto Social Media School prova a dimostrarlo.
Mentre il dibattito sull’alternanza scuola-lavoro si infervora e le posizioni si polarizzano in due opposte fazioni, i favorevoli e i contrari, c’è chi si impegna nella sperimentazione di soluzioni che hanno l’ambizione di essere sostenibili per le scuole e dotate di senso per gli studenti. Il progetto SMS, acronimo di Social Media School, che ha messo a lavoro circa 150 ragazze e ragazzi di un istituto tecnico per la grafica e di un istituto professionale per i servizi commerciali, sta cercando di dimostrare che è possibile usare le risorse tecnologiche per migliorare l’offerta formativa della scuola e per adeguare le competenze degli alunni alle esigenze della vita quotidiana e del lavoro nel mondo contemporaneo. La ricetta proposta può sembrare anche troppo semplice. Si prendono sei classi di due plessi scolastici dello stesso istituto (in questo caso l’IIS Polo “Luciano Bianciardi” di Grosseto) e si affida loro un compito: realizzare una piccola impresa, un’impresa simulata, per l’esattezza, che consiste nel dare vita a una rivista online per la valorizzazione e la promozione del territorio. Si sceglie un CMS (in questo caso Wordpress), si assegna un titolo alla rivista (Maremma Touring) e poi si individua un gruppo di lavoro che fa capo a una piccola azienda della zona, a un’agenzia formativa e alla scuola stessa. Lo staff individuato, composto da esperti della gestione e della produzione di contenuti digitali, ha il compito di lavorare coi ragazzi alla realizzazione della rivista. Un pomeriggio a settimana per ciascuna classe per venti settimane, per un totale di 360 ore di lavoro durante le quali esperti e alunni devono svolgere attività di coordinamento redazionale, di amministrazione, di ricerca dei contenuti, di gestione dei fornitori, di redazione e di social media management. Poi, mentre ogni pomeriggio procede il lavoro di costruzione della rivista e della pagina Facebook, al mattino i docenti si mettono in gioco per cambiare il loro insegnamento e renderlo più attivo e laboratoriale. Aiutati da esperti del settore, durante le ore di scuola, gli insegnanti assegnano agli alunni dei compiti autentici di produzione di contenuti per il web (articoli, gallerie fotografiche, audiovisivi), oppure di creazione di un albo fornitori (gli autori della rivista, il servizio di hosting), di gestione dei diritti d’autore. In questo modo le attività scolastiche dovrebbero interagire proficuamente con quelle di alternanza, e tutto dovrebbe contribuire al percorso di apprendimento dell’alunno, che deve rimanere unico, per quanto ricco e sfaccettato. Il progetto entrerà nel vivo a gennaio, quando la rivista www.maremmatouring.it sarà online dal 16 gennaio 2017. Si tratterà di uno strumento unico nel suo genere, come avrete modo di scoprire. Per rimanere in contatto è già attiva la pagina Facebook Maremma Touring.
Per contatti:
Simone Giusti
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+39 3283687688