Quest’anno il percorso PCTO delle terze del Liceo musicale mette in scena “Gotan Love”, uno spettacolo per la “XXV Rassegna del Teatro della Scuola”, organizzata dal Liceo Rosmini. La tematica è attuale e molto toccante: LA VIOLENZA SULLE DONNE, che è rappresentata nei suoi molteplici aspetti. La performance teatrale è stata organizzata da Irene Paoletti di AnimaScenica, che ha curato la sceneggiatura, la scenografia e la regia; gli arrangiamenti musicali sono stati curati da Riccardo Cavalieri. Il progetto è stato organizzato dai docenti Lorenzo Pezzella, Laura Ciampini, Maria Vittoria Filippini e Cinzia Fiacchi. La locandina dell’evento è stata curata da Angelica Giuffrida e da Andrej Rosalia, studenti della Terza A Tecnico Grafico sotto la guida della prof. Patrizia Vincenzoni. La grafica molto curata, mette in evidenza che la violenza che si genera in una relazione talvolta è mascherata da un’apparenza di normalità. Solo un’osservazione attenta fa capire che quelle impronte delle mani sul corpo e sul volto della donna la imprigionano e generano una scia di sangue. “Noi studenti delle classi 3 A e 3 B siamo coinvolti nello spettacolo sia come attori che come musicisti e rappresentiamo i due universi, quello maschile e quello femminile, che si incontrano tra le note intriganti di un tango contaminato e contemporaneo nell'indissolubile binomio AMORE e MORTE e nei temi strazianti della relazione sentimentale: conflitto, sfida, potere, gelosia. Tra movimento, danza, canto e musica diamo espressività a ciò che è stato e continua ad essere e voce alle nostre speranze”. “Con il nostro percorso scolastico, vogliamo che la nostra generazione rifletta sulla violenza che interessa anche il mondo dei giovani, e che ne fa rovina. Questo perché abbiamo il desiderio di dare una svolta al nostro futuro. Perché la violenza si sconfigge con la consapevolezza che noi donne siamo persone, che non siamo sole e, se cadiamo, non dobbiamo ASSOLUTAMENTE restare a terra. Anzi, unendoci tutte insieme, ci sappiamo rialzare e possiamo riscoprire la nostra identità, la nostra femminilità e soprattutto il nostro appartenere alla specie umana”.
Articolo di Sara Faucci, classe 3 A musicale